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La devozione ai Due Sacri Cuori

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La parola devozione deriva dal latino «vovere» dedicare, attendere a votarsi. È il segno dell’amore e dell’amicizia più intima: un darsi, un coinvolgersi, un compromettersi che trovano la loro sintesi nel concetto di consacrazione. La devozione è appunto un consacrarsi all’amore di colui per il quale ci si vota.
«Debora, ape messaggera, hai ricevuto l’incarico di far riconoscere nel cuore di questa generazione la devozione Eucaristica-mariana. Il Mio Volere si compirà nell’erezione di migliaia di Focolari della Riparazione. La Mia mano li susciterà nei luoghi più lontani» (27.5.1999).
«Impegnati, perché la devozione divisa in parti, che ti è stata rivelata, possa raggiungere tutti e splendere come un lampadario sacro nel cuore del mondo» (2.11.1999).

La spiritualità della Riparazione prepara all’offerta di se stessi, si esprime con la devozione, immette alla filiale sequela dei SS. Cuori di Gesù e Maria. L’aspetto meritorio della Riparazione è visibile attraverso i cuori rinnovati e avviati nel partecipare della corredenzione. Chi viene attratto a Dio mediante la devozione ispirata dall’immagine della Donna vestita di sole, è come se ricevesse una vera e propria investitura dal doppio valore consacratorio, è manna per il cammino personale e veicolo di Grazia per coloro che si consacreranno. Per questo misterioso scopo tutta la rivelazione segna il tragitto spirituale mediante tre necessarie azioni:
conversione attraverso l’ausilio delle Lacrime di Maria SS.;
orientamento verso la contemplazione del Volto, in special modo del dolore terribile procurato alla guancia destra;
– consacrazione per mezzo dell’unzione, rendendo visibile la «sequela Christi», testimoniata con l’oblazione totale a Gesù-Eucaristia.
Le tre azioni sono alveo dell’unico culto a Dio.
Affidando la nostra vita ed il nostro apostolato a Maria SS., ci è facilitata la consacrazione al Cuore Eucaristico e diviene più intima per la mediazione di Lei.
     La presenza viva di Maria nella nostra vita ci pone in una posizione singolare nei confronti di Cristo. Permette di divenire anime adoratrici in spirito e verità attirando nella Chiesa il Fuoco dello Spirito, che rende completa la devozione a Dio Uno e Trino.
La devozione ai Cuori uniti di Gesù e Maria è sorprendentemente iscritta proprio nell’immagine della Vergine dell’Eucaristia. Il Cuore Immacolato di Maria SS. è via diretta a Cristo e nel contempo il Cuore Eucaristico di Gesù, elevato sul seno di Lei, invita a capire e riconoscere il ruolo di Riparazione che ha avuto la Corredentrice.
Grazie a questa conoscenza, la pietà orante infusa dallo Spirito, diverrà fuoco d’amore crescente e nelle varie suppliche (specifiche preghiere) otterrà segni di risposta divina.

«Si apra una grande e rinnovata devozione ai Nostri SS. Cuori Immacolati Trionfanti» (23.5.1997).
«La devozione richiesta mediante le differenti forme è un avvenimento che precederà l’avvento del Ritorno glorioso di Gesù» (23.3.1999).
«Questa devozione salverà l’intera nazione e, per fare ciò, molti dovranno venire qui (nel Getsemani Santo), per pregare e fare molta penitenza» (23.8.1997).
«Questa grande devozione divisa in parti prevede la grande Riparazione del Corpo di Gesù» (23.10.1997).
«Figli Miei, desidero che la devozione rivelata sia aperta alle anime e soprattutto a quelle più bisognose. Molte di loro troveranno in essa la vera Vita nel Signore» (23.2.1998).
«Con la fede nella devozione a Me si aumenterà il propagarsi dell’amore e della fiducia nel Mio Vicario Bianco» (23.5.1999).
«La devozione, alla quale chiamo ora, è quella che le conclude tutte e avrà l’azione più potente di Grazia» (5-6.6.1997).

La preghiera
La Vergine SS. ci invita a far parte dei doni, che vuol elargire, con la devozione alla Sua immagine dicendoci: «Io, la SS. Vergine dell’Eucaristia, vi preparo a una grande Festa in cui ognuno rifiorirà! Ci invocherete così:

Santissimi Cuori Uniti e Trionfanti
di Gesù e Maria,
Vi lodiamo e Vi benediciamo.
Fate bruciare la fiamma del Vostro Amore
nel nostro cuore»

(23.3.1998).

 «Ogni uomo, che decide di donarsi a Dio mediante i Nostri Due Cuori Uniti, viene rigenerato nella Grazia e diventa uno strumento dell’evangelizzazione, portatore di pace»
(23.10.1998).
«Vi invito tutti: sacerdoti, religiosi e fedeli, a stringervi intorno ai nostri Due Cuori, per allontanare i castighi che vi siete attirati a causa dell’infedeltà, del tradimento e della trasgressione... (Poi verrà il giorno in cui vi chiederò la consacrazione al Cuore di San Giuseppe, ma dovrete prima comprendere il Disegno del Trionfo» [dai Messaggi non ancora stampati del 2000]).





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