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Udienza con il Santo Padre

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P.R.: Una udienza privata con il Santo Padre, che quest’anno celebra il 23° anno di Pontificato, un incontro speciale alle soglie della chiusura del grande Giubileo, profezia per il terzo millennio: qual è, Debora, la chiave per penetrare questo sogno divenuto realtà meravigliosa?

D.: La chiave è la realtà stessa della presenza di Maria SS.ma a Manduria. Io non voglio aggiungere niente in più di quello che la Santa Madre di Dio disse un tempo: “… Un giorno il Santo Padre ascolterà le tue parole…” (Messaggio di Maria SS.ma, 23 giugno 1994) e tale ora è venuta! In diversi, nel corso degli avvenimenti, mi hanno attaccata dicendo che data l’età del Papa e del suo stato di salute, questa particolare frase profetica si sarebbe potuta avverare con un altro Pontefice o peggio ancora, non si sarebbe mai avverata. Si può così constatare che, mentre gli uomini procedono per tentativi, il Signore attua nell’istante stesso in cui dà vita ad un pensiero! So, comunque, che si continueranno a formulare nuove accuse mirate a confondere le coscienze, proprio perché la verità non interessa ai più, ma non sarà questo a frenare l’impegno e la consacrazione che abbiamo voluto offrire a Dio!

P.R.: Puoi dirci come è accaduto l’incontro? Anche noi vogliamo sognare con te, e per un po’ immaginare di essere faccia a faccia con il Vescovo di Roma più noto della storia.

D.: Certo lo capisco perfettamente! Ho partecipato alla Santa Messa nella sua Cappella privata con alcuni Vescovi, di cui desidero non menzionare i loro nomi per discrezione e, insieme ai pochi presenti, Giovanni Paolo II ha pregato e implorato ogni bene per il mondo.

P.R.: Sono venuto a conoscenza che ci sono state alcune cose che ti hanno colpita ed in un certo senso ti hanno confermato il senso profondo del Messaggio che ricevi dal Cielo. Vorresti parlarcene?

D.: Il primo punto è il grande raccoglimento della persona del Papa sulla Persona di Cristo che sta per farsi presente (nell’Eucaristia); il secondo punto è l’atteggiamento di grande riverenza nei confronti del Signore Gesù stabilmente vivente nel Tabernacolo, sino a tal punto che Egli preferisce celebrare con le spalle ai fedeli e i suoi occhi rivolti al Piccolo Altare posto sotto il Tabernacolo; il terzo punto è il grande amore che il Papa porta a Dio e lo rende capace di fargli compiere segni di grande adorazione, anche in un precario stato di salute che lo schiaccia terribilmente; il quarto punto è stata la mia grande meraviglia nel constatare l’ipocrisia degli uomini che dinanzi a Sua Santità, non hanno osato prendere Gesù Eucaristia tra le mani, e addirittura, hanno preferito inginocchiarsi, data l’occasione. Le donne presenti, quasi tutte vestivano in maniera più che decorosa, rasentando forse, a mio parere, anche il fanatismo quando si sono presentate all’incontro privato con il velo in testa! Mi viene veramente da pensare: “Quale giudizio avrà formulato Gesù in quel momento?” Fortunatamente, almeno nel cuore del Vaticano si realizza, senza volerlo e senza accorgersene, una concreta riparazione.

P.R.: giustamente tu rifletti sugli atteggiamenti della gente e ti chiedi:

    *

      Perché davanti al Papa “si” e davanti ad un qualsiasi sacerdote si ha paura? Forse, per un grande rispetto umano? Ma tu sai che una parte di clero riprova comportamenti troppo pietistici per un senso di ordine e di comune eguaglianza!

D.: Non è più un mistero il fatto che, mentre lo scandalo e l’immoralità più demente e più sfruttata dilaga, la grande adorazione a Dio, bandiera alzata della riparazione, viene continuamente boicottata, arrestata e con una colorita espressione, oserei dire: “MESSA IN GALERA”. Meglio un atto d’amore in più che uno in meno! Gesù è già troppo assassinato dallo spirito secolarista del mondo, non c’è proprio bisogno di farGli le scarpe in casa!

(Segue un sorriso consenziente da parte di P. Valletti)

P.R.: Dopo la Santa Messa, hai potuto scambiare qualche parola con Lui?

D.: Certamente! Terminato il momento più solenne, egli ci ha accolto nel suo studio…

P.R.: Si trova nella posizione delle finestre già conosciute attraverso la stampa e la televisione?

D.: Credo di si. Infatti nei corridoi, un Monsignore incaricato, aprendo le grandi tende delle finestre, ci ha dato la possibilità di ammirare la bellissima vista dei luoghi Sacri.

P.R.: Ritorniamo all’udienza: continua!

D.: Ci siamo predisposti in cerchio e a turno abbiamo avuto la possibilità di abbracciarlo, o baciare la sua mano e scambiare alcune parole.

P.R.: Tu hai portato dei doni per lui, quali erano?

D.: L’icona in legno della Vergine dell’Eucaristia, un pacco contenente i 5 volumi della “Sapienza Rivelata del Dio Vivente”, l’immagine della Madonna (ovviamente come appare a Manduria), una ampollina contenente l’Olio Benedetto ed infine una lettera che ho scritto prima di incontrarlo.

P.R.: Potremmo sapere cosa hai chiesto o detto?

D.: No! Lascio a voi il capire che, come l’udienza, anche il resto è stato diretto dallo Spirito Santo.

P.R.: Ti rispettiamo soprattutto alla luce del clima che sei costretta a respirare, per una delle missioni tra le più importanti e grandi del mondo. Nelle foto che hanno il copyright del Vaticano si nota che ricevi un dono dal Santo Padre, che cosa è?

D.: E’ l’astuccio che contiene il Santo Rosario con lo stemma Pontificale. Credo sia un regalo che ha fatto a tutti i suoi ospiti, ed è un segno chiaro della sua figliale devozione alla Vergine Maria.

Prima di uscire abbiamo ricevuto dal Mons. Stanislao un ulteriore dono: l’ultima lettera che il Papa indirizza a tutti: “Novo Millennio Ineunte”. Mi è sembrato doveroso interpretarlo come il mio futuro programma di vita e di testimonianza.

P.R.: Debora, sei stata riconosciuta da qualcuno dei presenti?

D.: Gli italiani erano pochi, tuttavia due signore insieme al Prefetto di Roma mi hanno fermata poiché mi avevano riconosciuta ed hanno voluto scattare diverse fotografie.

P.R.: Sarà stata una pena per te, dato che detesti essere ripresa o fotografata! (segue un sorriso).

D.: Lo hai proprio detto!!!

P.R.: Possiamo dire allora, che un incontro così importante è la risposta ai tanti interrogativi che in diversi si sono posti, venendo a contatto con la realtà dell’Apparizione!

D.: Sento, dal profondo del cuore, che vi sono ancora insormontabili ostacoli nelle creature, e perciò, non sarà facile lottare contro le suggestioni dei pensieri cattivi, o sconfiggere la disinformazione organizzata da quanti sono contrari ad un simile avvenimento!

P.R.: Suvvia cara figliola, non essere così pessimista; poche anime della tua portata hanno ottenuto una simile grazia! Il popolo non potrà fare a meno di guardare in quelle fotografie, la grande intesa che vi è fra i vostri cuori ed i vostri sguardi!

D.: Te ne sei accorto? E’ stato molto bello il nostro incontro, seppur breve!

P.R.: Beh, non sfugge a chi cerca una lettura più profonda e meno speculativa delle foto! Questo avvenimento rimarrà una novità assoluta ed offre all’intera vicenda una certa credibilità. Ti benedico. Grazie infinite.

D.: Grazie a Dio e grazie a te. Padre!

 





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