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Meditiamo le parole di ieri e capiamo l'oggi

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Era l’anno 1998, e il 23 aprile la gente si era raccolta nel giardino di Celeste Verdura. Ad un tratto il tonfo della caduta estatica fece ammutolire i presenti. La Bella Signora apparve avvolta nella luce sfolgorante dell’eterna beatitudine, come racconta la veggente.

 
Così fu scritto del messaggio di quel giorno:
“Benedite il Signore figli miei. Oggi vorrei esortarvi a vivere le esperienze della vita cristiana con più vivacità ed armonia. Figli miei, desidero che ognuno di voi riprenda a camminare nel giusto sentiero. Vorrei che accoglieste la mia presenza con maggiore interesse.
Non scoraggiatevi, se le prove della vita vi rendono il presente oscuro; sentite così Gesù più accanto a voi e potrete offrirGli tutto rimettendo ogni dolore nelle Sue mani.
Carissimi figli, invocateMi nelle necessità quotidiane. Solo con la vostra adesione Io posso intervenire e mutare ogni condizione precaria. Il Signore, assiso nei Cieli, ama ognuno di voi;  ricambiate il Suo Amore con l’obbedienza ai Suoi santi Decreti
”.
 
 
Sappiamo che Debora allora chiese: “Mia Signora, che cosa desideri?
La Madonna rispose: “Il mondo deve conoscere che la Signora dell’Olio Santo e Vergine Madre dell’Amore Eucaristico sta comunicando e vorrebbe essere corrisposta”.
Debora con slancio generoso La rassicurò dicendo: “Sì, lo dirò, Te lo prometto”.
La Santa Vergine riprese parlando al plurale, come se Debora ci rappresentasse tutti: “Figli Miei, Mi sarete testimoni della grazia di cui siete stati ricolmati?
La giovane timidamente ma con coraggio esclamò un lento e sospirato: “Siiì”.
La Bella Signora proseguì nella rivelazione di tante piccole cose,  oggi più chiare : “Io voglio credere in voi, e la vostra preghiera Mi aiuterà a debellare il male (ossia quei mali che si susseguono). Pregate, pregate: solo con la preghiera Dio può essere con voi e maggiormente presente nella vostra vita. Seguite l’esempio del Papa e non dimenticate mai di chiedere ai consacrati di pregare per il loro Pastore. Figlia, Io vi accompagnerò in questo viaggio di apostolato, perché la Mia promessa possa compiersi…
 
Questo è forse uno dei messaggi più significativi per addentrarsi nell’intera vicenda spirituale di Manduria, anche se non sufficientemente convincente per gli animi avversi nonostante le chiare e profetiche parole appena lette. Proviamo insieme a scorgere queste evidenze, lasciando l’interpretazione alla libertà del cuore.

Non c’è dubbio che un primo ed emergente problema nella cristianità (e non solo) è proprio quello di vivere con coerenza ed armonia le esperienze di vita. Si dovrebbe infatti vivere la fede con spirito di compassione e non di compianto, partecipando attivamente alla realizzazione dei progetti di Gesù costantemente in corso. Maria Ss., nostra divina Madre, ci invita perciò a riprendere a camminare nel giusto sentiero e ad essere grati a Dio per il dono della Sua materna presenza. Questi due punti costituiscono una strategica chiave di lettura storica.

Le prove poi non debbono scoraggiarci, anzi risultano feconde se accolte ed offerte a Cristo Gesù, che le usa per risanare le ferite dell’umanità . L’Apparizione di Manduria ci offre una visione positiva e non catastrofista rispetto al ruolo che hanno ed avranno le cosiddette tribolazioni già chiaramente annunciate.
La frase profetica di forte evidenza è proprio questa: “Carissimi figli, invocateMi nelle necessità quotidiane. Solo con la vostra adesione alla preghiera io posso intervenire e mutare ogni condizione precaria.
Sebbene le varie crisi in atto provengano da fattori di antica data, mai come ora capiamo cosa intenda la Madre di Dio per condizione precaria. Ce lo possono raccontare le decine di famiglie, vittime di tale piaga, più terribile di una guerra, più diabolica di un regime, più estenuante di una malattia incurabile, insomma una grande catastrofe già annunciata. Le necessità quotidiane si moltiplicheranno perché sta cambiando il significato di “necessario”. Il Padrone dell’universo ci avvisa con la Vergine dell’Eucaristia che l’abuso di quel che non ci appartiene, ma ci è dato in “comodato d’uso”, si ritorcerà contro di noi, producendo mali a catena, da cui dobbiamo guardarci. Lo sfruttamento del tempo, della materia, ecc., ha innescato un  “sistema di impoverimento globale”
 
Aderire a Dio attraverso la Madonna ci offre una garanzia maggiore di un tesseramento per lo stadio o per il partito del momento… Bisogna accogliere la preghiera con la massima buona volontà invece di concepirla troppo spesso come una specie di sonnifero. La pratica della preghiera, della devozione costante, è dialogo e racconto, è esercizio e farmaco, è compagna e compagnia ed infine un canale aperto su cui si intercetta la modulazione di frequenza della stazione divina. La preghiera, che si sviluppa in tante preghiere raccomandate e rivelate dalla Madonna, è strumento di miracoli, perchè  la Vergine SS. la applica per la salvezza, il soccorso, la provvidenza, e ci permette inoltre di restare uniti e non soli, forse poveri ma non affamati, preparati e forti, non depressi e stravolti.

 

Era il 23 aprile del 1998 e nessuno immaginava quel che oggi significa condizione precaria. Che sia questa una delle grandi catastrofi annunciate nei segreti? Se è così, non tutto è perduto. Pensiamo alle mille occasioni che abbiamo per difendere il Messaggio annunciato e che a molti risulta come una vera calamità. Navigando in internet duole il cuore nel leggere le gratuite falsità  attribuite a questa Apparizione e le offensive calunnie allo strumento umano, dichiarando per esempio che è stata condannata in Tribunale o che sia una “turlupinatrice infame”. Non ci sono mai state denunce di questo tipo ma solo illazioni pretenziose e notizie di giornale mai verificate. Ha forse colpa Debora di sapere quello che non aveva chiesto di sapere? Di avere visto quello che lei non aveva chiesto di vedere?
 
Fa un gran bene ricordare le interlocuzioni di Debora nel Messaggio citato:
D.: Mia Signora, cosa desideri?
Maria SS.: Il mondo deve conoscere che la Signora dell’Olio Santo e Vergine Madre dell’Amore Eucaristico sta comunicando e vorrebbe essere corrisposta.
D.: Sì, lo dirò, Te lo prometto.
Maria SS.: Figli Miei, Mi sarete testimoni della grazia, di cui siete stati ricolmati?
D.: Sì.

 

La Madonna è disposta a credere in noi e ci ricorda che collaborare con Lei ci fa sentire Dio più vicino, giovando alla costruzione di una coscienza cosmica, di cui è priva l’attuale umanità.
Punto di partenza della perfetta comunione con Dio è certamente la dimensione di unità col Papa, questa pure è una priorità emergente. Chi è capace di essere razionale non può esimersi dall’essere obiettivo. Meditiamo dunque le parole di ieri e capiamo l’oggi.




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